la rivolta di battipaglia

Battipaglia 9 aprile 1969, una delegazione politica è a Roma per chiedere sostegno per il lavoro.
In città è stato proclamato lo sciopero generale e quando il corteo popolare tenta di dirigersi verso il municipio viene fermato dalla polizia, un commissario, con banda tricolore, ordina i tre squilli di tromba che danno inizio alle cariche della celere

Gli scontri che si accendono immediatamente perché la popolazione reagisce alla violenza della polizia che comincia a sparare. Al mattino muore Carmine Citro e si scatena una vera e propria rivolta ma la popolazione non si impaurisce e non arretra, la polizia spara ancora. Nel pomeriggio viene colpita Teresa Ricciardi alla finestra della propria casa

La reazione diventa violenta e inarrestabile, scontri in tutta la città con il blocco di autostrada e Ferrovio.
La rabbia si indirizza soprattutto verso la polizia accusata di avere usato violenza sproporzionata nelle cariche e di avere sparato. La polizia è costretta ad abbandonare la città.

La notizia infiamma immediatamente tutto il paese. Cortei e scioperi in tutta la penisola da Firenze a Roma, a Milano la manifestazione degenera e si scatena la caccia al poliziotto con scene di grande violenza in pieno centro città

Il giorno successivo il Paese è bloccato dallo sciopero generale. Battipaglia rappresenta una nuova tappa nella crescita della violenza per soffocare le proteste popolari, solo qualche mese prima, il 2 dicembre 1968, ad Avola nel siracusano, erano stati uccisi due braccianti

I giornali conservatori, soprattutto locali, tentano di accreditare la tesi di moti insurrezionali, i più moderati si rifuggiano nella consueta tesi della fatalità e della paura dei poliziotti. A sinistra invece si chiede il disarmo della polizia

Il 15 aprile il messaggio di cordoglio del presidente Pertini apre la seduta in cui si parla dei fatti di Battipaglia. La sinistra si scaglia contro il ministro colpevole di minimizzare i fatti e sostenere le tesi della polizia di aver reagito alle provocazioni
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