Il 21 giugno 1943 gli stormi dell’aviazione alleata sganciano su Battipaglia il loro primo terribile carico di bombe, inizia il lungo martirio della nostra città che si concluderà solo a settembre con l’esaurirsi dell’operazione Avalanche.
Norman Lewis, celebre autore di Naples ‘44, allora soldato dell’esercito inglese ricorda nel suo libro
“Qui a Battipaglia abbiamo avuto una Guernica italiana, una città trasformata in pochi secondi in un cumulo di macerie.”
117 furono le vittime dei bombardamenti ma tutti i cittadini di Battipaglia e della Piane del Sele patirono enormi sofferenze: la fuga nelle grotte, malsane e piene all’inverosimile, la fame, l’incertezza sul proprio futuro
Il Presidente Ciampi conferì la medaglia d’argento al valore civile, scegliendo di onorare così la loro memoria e quella del dramma della nostra città.
“Centro strategicamente importante del Mezzogiorno, durante l’ultimo conflitto mondiale, fu sottoposto a violentissimi bombardamenti alleati che procurarono centodiciassette vittime civili, la quasi totale distruzione dell’abitato e delle infrastrutture e danni ingentissimi al patrimonio industriale. Luminoso esempio di spirito di sacrificio e di amor patrio. Battipaglia, giugno – settembre 1943” 13 marzo 2006
In piazza Aldo Moro, prospiciente al Municipio ancora oggi è accessibile il rifugio antiaereo che ospitò i battipagliesi in quei terribili mesi, angusto rifugio dalle bombe ritrovate ancora nel 2019